Il telefono cellulare oggi giorno è uno strumento fondamentale in ogni ambito. Nel mondo condominiale il cellulare per i condomini rappresenta una via di comunicazione con l’amministratore e con gli altri condomini, un modo facile e rapido di consultare il sito internet condominiale, ed anche un dispositivo per provvedere al pagamento delle rate attraverso l’internet banking.
Perdere il cellulare, o vederselo sottrarre, è per tutti un grosso problema su più livelli. Per le autorità in caso di smarrimento o furto ritrovare il cellulare senza ricorrere a tutti i possibili strumenti tecnici può essere un problema non di molto inferiore, eppure in futuro questo potrebbe non essere possibile.
La sentenza della Corte UE nella causa C-178/22, infatti, ha definito il ricorso a tutti gli strumenti di intercettazione in questi casi come in contrasto con la direttiva dell’Unione 2002/58/CE relativa alla vita privata e alle comunicazioni
In base a questa pronuncia, Il giudice infatti deve sempre “garantire un giusto equilibrio tra, da un lato, gli interessi legittimi connessi alle esigenze dell’indagine nell’ambito della lotta alla criminalità e, dall’altro, i diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali delle persone i cui dati sono interessati dall’accesso”. In particolare, “allorché esamina la proporzionalità dell’ingerenza nei diritti fondamentali della persona interessata causata dalla richiesta di accesso, tale giudice o tale entità deve essere in grado di escludere detto accesso qualora quest’ultimo sia richiesto nell’ambito di un’azione penale diretta a perseguire un reato manifestamente non grave”.
Quali saranno le conseguenze di questa pronuncia che pone in discussione la legislazione italiana in materia e l’iter di indagine seguito in Italia dovrà scoprirsi con il tempo, sperando che il bilanciamento non giunga sostanzialmente a rendere impossibile rintracciare i dispositivi smarriti o sottratti.